Cuore attivo ONLUS al lavoro per sostenere la popolazione marchigiana
colpita dal sisma del 26 ottobre 2016.
Neve sulle tende da campo e termometro sotto zero. Container e casette di legno della Protezione civile non sono ancora arrivati a Pieve Torina di Macerata, epicentro del terremoto che il 26 ottobre è tornato a scuotere il Centro Italia dopo la prima grande scossa del 24 agosto. Qui circa 450 persone dormono ancora in tenda, in roulotte, sotto alla tensostruttura o anche in auto. Gli altri abitanti del borgo, che contava 1.450 anime, hanno lasciato il paese distrutto dalla potenza del terremoto con il 90% degli edifici dichiarati definitivamente inagibili. Non tutti vogliono e possono lasciare però questa terra e trasferirsi, come gli allevatori dei paesi marchigiani dei Monti Sibillini che qui hanno anche centinaia di capi di bestiame da accudire: bovini, pecore e suini oggi messi a dura prova dalle condizioni meteorologiche proibitive. Un’emergenza nell’emergenza dato che la maggior parte delle stalle sono cadute con le scosse e le aziende di produzione e vendita, che davano lavoro alla maggior parte degli abitanti, chiuse da questo autunno perché lesionate dalle scosse.
Qui ha deciso di intervenire l’associazione Cuore attivo, onlus nata ad Armeno nel 2015 per portare aiuto alle popolazioni nepalesi colpite dal terremoto del 25 aprile.
Dopo aver ricostruito ben 5 scuole (oggi frequentate da circa 1150 bambini) nella Valle di Aarun, nella zona orientale e meno turistica del Nepal tra i due parchi nazionali del Sagarmatha e Makalu Barun, i volontari della onlus si sono attivati immediatamente in seguito al sisma del centro Italia, mettendo a punto il progetto “La terra trema. Il cuore batte” e raccogliendo circa 15.000 € con eventi sul territorio e con una cordata di aziende del Lago d’Orta.
“Obiettivo del progetto è portare il più presto possibile un aiuto concreto alle popolazioni colpite – spiega la guida alpina Giuseppe (Seppi) Enzio, presidente di Cuore attivo – . Come nostra prassi, desideriamo intervenire in modo fattivo così che tutte le donazioni raccolte vengano impiegate direttamente sul posto per sostenere la ripresa della vita dopo il terremoto”. La prima azione del progetto, in sinergia con gli aiuti statali, si concentrerà sul sostegno alle aziende per rimettere in attività l’economia locale, che garantisce lavoro e vita alla maggior parte delle famiglie con l’agricoltura, l’allevamento, la produzione e la vendita di specialità tipiche del territorio.
Una prima squadra di volontari di Cuore attivo partirà a fine gennaio da Armeno per costruire a Pieve Torina di Macerata un laboratorio di trasformazione “temporaneo” dei prodotti caseari e delle carni. La struttura in legno di 48 mq sarà interamente isolata e completa di tutti i macchinari per la lavorazione e trasformazione delle carni e dei formaggi: centrifuga inox per la pastorizzazione del latte, cella refrigerante e stanza di stagionatura, lavabi, tavoli e attrezzi in acciaio a norma HCCP. Beneficiaria di questo primo intervento sarà l’azienda biologica a conduzione familiare Lucarini, una famiglia di 12 persone da sempre impegnata nella produzione e nella vendita di carni fresche, salumi e prodotti caseari della tradizione maceratese. “La ricostruzione e la vita in queste zona va necessariamente di pari passo con la ripresa economica che qui significa allevamento, produzione di alimenti tipici e agricoltura – spiega Enzio – come ci hanno chiesto le persone che abbiamo incontrato nel primo sopralluogo di dicembre ci concentreremo subito su questo, cercando poi di creare sul nostro territorio una rete che possa essere di supporto alla vendita delle specialità di loro produzione (salumi, ciauscolo, fegatello macinato, il pecorino fresco e stagionato, ricotta fresca e salata) anche sul lungo periodo, collegandoci con i GAS e i ristoratori del Lago d’Orta”. Nell’attesa che sia pronta la base di cemento e di recarsi sul posto per costruire, Cuore attivo sta già raccogliendo fondi per una seconda spedizione sul campo con l’aiuto di privati, enti e aziende sensibili. Domenica 19 marzo presso l’hotel San Rocco di Orta San Giulio si terrà una cena solidale di gala di raccolta fondi, organizzata insieme all’Unione Turistica del Lago d’Orta con due chef di eccezione Fabrizio Tesse, stella Micheline Loredana Fiorio, Executive Chef dell’Hotel San Rocco.